La Scaramanzia di Gabriele D’Annunzio
Gabriele D’annunzio ha lasciato un grande ricordo di se, sia per la sua poetica, per le sue prodezze militari, sia per l’eccesivo sfarzo che ha sempre accompagnato la sua vita. Non tutti sanno però che il Vate era molto superstizioso, temeva paradossalmente più la malasorte delle pallottole nemiche, una situazione che potrebbe risultare inverosimile per un uomo di grande levatura. Ma si sa sono proprio gli uomini eruditi a essere i più superstiziosi. Le credenze di D’Annunzio per le energie oscure che scaturiscono dal sentimento umano dell’invidia le ha ereditate dalla sua cara madre Luisa de Benedicts, originaria del’Abruzzo, una terra ricca di tradizioni magico popolari. Il Suo primo amuleto contro la malasorte lo subì già al momento della sua nascita, come lui stesso espone nel libro segreto : "Nel nascere io fui come imbavagliato dalla morte; sicché non diedi grido. Né pur avrei potuto trarre il primo respiro a vivere se mani esperte e pronte non avessero rotto i nodi e