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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Il Fantasma del Re di Maggio - Asti

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Ad Asti, e più precisamente davanti al suo municipio, in Piazza San Secondo è stata segnala più volte una “presenza”, nella quale qualcuno ha riconosciuto Umberto II di Savoia. Succeduto a suo padre, Vittorio Emanuele III, fu definito il Re di Maggio, perché il suo regno durò circa un mese a partire dal 9 maggio 1946. Le apparizioni di questa presunta entità risalirebbero al 2011, e mai prima, (chissà forse perché l’esilio decretato subito dopo l’avvento della Repubblica non relegò soltanto le sue spoglie mortali in Portogallo, ma probabilmente anche il suo spirito). Ora che il veto che vietava l’ingresso in Italia dei discendenti dei reali è caduto dal 2002, probabilmente anche la sua entità disincarnata, sentendosi libera da vincoli, ha voluto rientrare nella sua bella Italia. La presenza è stata segnalata più volte da diversi cittadini astigiani, tra cui alcuni dipendenti del Municipio, compresa la moglie di un consigliere comunale, tutit naturalmente rimasti anonimi. Stante i racco

Il Bambino Vampiro - Lugnano, Valle del Tevere - Umbria

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Il mondo antico è spesso ricco di crudeli e macabri rituali, intrisi di magia e paganesimo, che spesso tornano alla luce grazie al paziente lavoro di ricercatori specializzati, che riescono a riportare alla luce i misteri sepolti, è il caso di dirlo, nelle pieghe del tempo. E’ di recente scoperta, Ottobre 2018, nella zona di Lugnano, una località della valle del Tevere, Poggio Gramignano, situata in Umbria, in quella che è stata definita la "Necropoli dei Bambini", una sepoltura dal contenuto raccapricciante: i resti di un bambino, del V secolo d.C., tumulato con un mattone in bocca, che è subito stato ribattezzato "Il Bambino Vampiro". Nella stessa zona i ricercatori hanno rilevato molti indizi che fanno supporre che i morti di questo cimitero, compresa il bambino vampiro, siano deceduti a causa di una malattia pestilenziale di tipo malarico. L’intervento di recupero, condotto da ricercatori della Stanford University con la collaborazione con della Soprintende

Ca’ de Anime: Voltri

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A Genova molti conoscono La Ca’ de Anime,: a Voltri probabilmente tutti la conoscono, ma in tanti non sanno perché si chiami così. A pochi chilometri da Voltri, sull'antica Via del Sale, vi è una casa di campagna, una palazzina di due piani come tante altre. Questa costruzione nel Medioevo fu adibita a locanda, dove viandanti, artigiani e guerrieri potevano rifocillarsi quando in viaggio percorrevano la Via del Sale. I gestori di questa locanda erano però una vera e propria congrega di briganti; infatti le camere che offrivano a certi ospiti erano un tantino speciali. Quando un cliente dall’aria facoltosa giungeva in albergo, gli veniva assegnata una stanza dal soffitto mobile. Di notte, cogliendo l’ospite in pieno sonno, i gestori si calavano dal soffitto e uccidevano il malcapitato per derubarlo. I corpi senza vita venivano poi gettati in una botola accessibile dalla cantina. Ma si sa, niente dura per sempre, e così anche i nostri delinquenti di altri tempi vennero scoperti e g

Il Fantasma del Campidoglio - Roma

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All’ombra del Colosseo, di notte, quando la città eterna è immersa nel sonno profondo, riemergono dalle pieghe dell'oblio, le anime di quanti nei secoli non hanno trovato la pace. Essi aleggiano indisturbati. Sono fantasmi: alcuni celebri, altri meno, ma tutti desiderosi di infestare quei luoghi dove giornalmente passeggiano gli ignari viventi. Non stiamo parlando del celebre film "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli, ma, di fatti che forse lasciano poco spazio all’immaginazione, passando da una "realtà non ordinaria", a un fenomeno che potrebbe essere tangibile e comprovato da testimonianze, attendibili, al di là di ogni ragionevole dubbio. Quello che si racconta sul colle capitolino, al Campidoglio, e più precisamente nel Palazzo Senatorio, sembrerebbe più di una popolare diceria: un frate, che in epoca medievale, trovò la morte, dopo essere stato murato vivo all'ultimo piano della Torre di Niccolò V. Egli, si racconta, fu sorpreso a copulare con l

Il Fantasma del castello di Sannicandro - Sannicandro di Bari

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In provincia di Bari, a Sannicandro, sorge un’imponente fortezza composta di due parti distinte, che in epoche differenti, sono state inserite l’una dentro l’altra. Il maniero, fu edificato su un avamposto fortificato preesistente durante la dominazione normanna, e, fu rimaneggiato successivamente durante il regno di Federico II di Svevia. All’interno delle solide mura, come spesso accade, una tragedia d’amore lega indissolubilmente un fantasma a questa costruzione, che, si dice obbligato a vagare senza pace alcuna. Si tratterebbe dello spettro di una giovane donna, Mencia che, verso il 1540 si tolse la vita dopo che il suo grande amore, un ufficiale spagnolo, fu impiccato davanti ai suoi occhi. I due innamorati per coronare il loro sogno decisero di fuggire, ma non avendo denaro a disposizione, Mencia fu costretta, suo malgrado, a sottrarlo a un nobiluomo della zona. Dopo la loro cattura, e la punizione capitale dell’ufficiale spagnolo, la giovane donna, fu obbligata ad andare in spos