La Dama del Lago Vergine, Madre o Strega: Località Lago delle Lame (Rezzoaglio) - Liguria

In Val d’Aveto, nel parco naturale immerso nella Foresta delle Lame, si trova un piccolo ma suggestivo lago, quello delle Lame appunto. Di origine glaciale (20.000 anni) questo piccolo smeraldo riflette la natura circostante creando un’atmosfera davvero magica. E, come ogni lago che si rispetti, anche quello delle Lame ha la sua fatata leggenda, anzi più di una.

Si racconta che molti secoli fa, al posto del lago vi fosse un paese; una sera, durante una festa tenuta in occasione di un battesimo, si trovò a passare da quelle parti una donna, che per alcuni sarebbe la Madonna ma per altri una strega. Portava sulle spalle un sacco di farina ma, attratta dal fracasso dei festeggiamenti, per pochi istanti lo lasciò incustodito vicino a un albero. La strega, perché di strega si trattava, si perse in un ballo popolare, ma poco dopo, caricandosi nuovamente il suo sacco, riprese il cammino. Dopo poche centinaia di metri, insospettita dal peso diverso del sacco, si fermò per controllarlo: fu a quel punto che si accorse di essere stata gabbata. Qualcuno, approfittando della sua distrazione, aveva sostituito i cibi che conteneva con della cenere, coperta soltanto da un piccolo strato di farina. La donna a quel punto, adirata per l’inganno, scagliò una terribile maledizione sul paese, che immediatamente sprofondò nelle viscere della terra con tutti i suoi abitanti: al suo posto si formò il lago. Di tutti quelli che vi abitavano, si salvò soltanto l’innocente creatura che aveva appena ricevuto il battesimo e che quindi era stato mondato da ogni colpa o peccato; egli fu trovato a galleggiare nella sua culla sullo specchio d’acqua verdastra.

Sempre da quelle parti si racconta che di notte, quando la luna si specchia nel lago, compaia leggiadra sull’acqua una magnifica dama bianca; non è certo Nimue, la dama di arturiana memoria, bensì si dice che sia la madre dell’infante sopravvissuto alla maledizione, che ancor oggi vaga per cercare di ricongiungersi con la sua creatura perduta. Ogni anno nella prima decade di novembre, nell’hotel Lame che si affaccia sul Lago, si svolge, quella che è chiamata la lunga notte della paura. Fra le mura di questa costruzione si svolge una serata interamente dedicata al mistero, che raggiunge il suo culmine a mezzanotte, con una seduta spiritica atta a evocare lo spirito errante della misteriosa dama.

Un’ultima curiosità: sempre nei tempi passati, durante un’esondazione del defluente del lago, pare si sia inabissato un lazzaretto con tanto di cappella e campane. Ancora oggi, durante le serate di tempesta, si racconta che si può udire il suono delle campane e i lamenti di quanti non sono sopravvissuti alla tremenda inondazione.

foto by Fabrizio Giuffrà

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