Francesco Longhi il fantasma bambino di Fumone (Fr)
Fumone è un comune della provincia di Frosinone, posto sulla cima di un colle, caratterizzato dalla sua forma a cono, fra la catena dell’Appennino centrale, e quella dei monti Lepini.
Una leggenda ci racconta che, il primo insediamento sia stato fondato dall’ultimo re di Roma Tarquinio il superbo, dopo essere stato bandito da Roma nel 244 d.c.
Tuttavia, e dal medioevo che viene battezzato Fumone, per l’importanza strategica della sua collocazione, raccoglieva i segnali di fumo dalle località confinati, che erano minacciate dai predoni normanni e saraceni, per rinviarli all’Urbe.
Ed è proprio a seguito di questa sua particolarità, che nasce il detto popolare "Quando Fumone fuma, tutta la Campagna trema".
In questo magnifico territorio sorge un castello, quello di Fumone, che vanta una lunga storia, mille anni di cultura, arte, religione e battaglie.
Fortezza principale dello Stato Pontificio, ogni pietra è intrisa di vicende e cospirazioni papali, infatti fra queste solide mura fu imprigionato e trovò la morte , nel 1296 Papa Celestino V dopo aver abdicato.
Tra le molteplici storie che si narrano su questa fortezza inespugnabile, ve ne è una dai toni tanto sorprendenti quanto macabri: nel 1851 un discendente della famiglia Longhi, Francesco, figlio di Giovanni, per questioni ereditarie fu assassinato dalle sorelle, alla tenera età di tre anni.
Loro, le crudeli sorelle, somministravano al bambino, assieme agli alimenti, non solo del veleno, ma anche dei piccoli frammenti di vetro, i quali provocarono nell’infante una lenta e terribile agonia che, inevitabilmente lo portò alla morte.
La madre la Marchesa Emilia Caetani, resa folle dal dispiacere per la perdita del figlio, non seppe staccarsi dalla sua creatura che fece imbalsamare (con la stessa tecnica usata per Papi e Re), per accudirlo, come se fosse ancora in vita.
Si racconta, che lo spettro della marchesa, ogni notte faccia visita al corpicino di Francesco, che è tuttora ben conservato e custodito in una teca di cristallo, e il fantasma del bambino, pare che, sia lì ad attenderla. Queste inquiete anime si manifesterebbero con strani rumori e forti lamenti: si dice addirittura che, lo spettro del bambino si diverta a nascondere piccoli oggetti.
Ed è proprio a seguito di questi fenomeni, che i proprietari del castello, hanno concesso all’associazione Ghost Hunter Roma, di svolgere all’interno del castello un’indagine accurata al fine di verificare la veridicità dei fenomeni. I risultati sono stati strabilianti: la fotocamera termica ha immortalato una figura antropomorfa evanescente su una porta nell’archivio del castello.
"Abbiamo monitorato la sala della teca, dove riposano le spoglie mortali del marchesino, ed il corridoio che porta alla cella di detenzione di Papa Celestino V" mi racconta Daniele Cipriani, membro del GHR e autore con Alfredo Falvo del libro Fantasmi d'Italia – Le prove scientifiche dei luoghi analizzati. Al termine delle indagini Daniele conclude: "Siamo pertanto arrivati alla conclusione che ciò che, è stato ripreso è sicuramente una anomalia di natura paranormale".
Il Castello di Fumone e i suoi misteri vi aspettano: http://www.castellodifumone.it
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