Ghost Tour Genovese da oltre 20 anni per un divertimento fantasmatico

La nascita di Genova, così come quella di altre città, ha offerto spunti per miti e leggende...

Secondo una di queste, a fondare la città sarebbe stato un compagno di Enea, l'eroe scampato fortunosamente, portando con sé il padre Anchise ed il figlio Ascanio, alla drammatica distruzione di Troia.

Comunque, l'insediamento umano all'origine della città, è certamente antico e precedente all'età romana: componenti celtiche e mediterranee si mescolavano nelle caratteristiche di quei primi abitanti. Divenuta parte dell’impero romano e in seguito presidio dell'impero bizantino, viene conquistata nel 641 d.C. da Re Rotari dei longobardi e transitando per l’era Carolingia, raggiunge sul principio dell’anno mille una sua autonomia rispetto al Sacro Romano Impero.

In una terra dai fasti così antichi, sono fiorite nel corso dei secoli numerose leggende, che narrano le gesta di eroi intramontabili, cosi come storie e fantasticherie legate al sovrannaturale dove santi, diavoli, fantasmi e streghe fanno da padroni.

Con un sottobosco cosi nutrito, non ci si deve meravigliare a pensare che Genova sia una città sorprendente, affascinante, misteriosa, la quale ci invita a scoprire tesori d'arte, di storia, di tradizioni, di memorie.

Sono più di venti anni da quando il Circolo Culturale Fondazione Amon realizza, con il patrocinio e il supporto tecnico e logistico del Comune di Genova, un Ghost Tour, che ci porta alla scoperta di questa Genova nascosta e quanto mai intrigante.

L’idea di proporre un Ghost Tour a Genova, fu dell’allora giornalista del quotidiano locale il Secolo XIX, Luca Arnaù, oggi direttore di numerosi settimanali tra cui: In Famiglia. Egli, tornando da un viaggio da Edimburgo suggerì allo scrivente di realizzare un’edizione Genovese, quale preludio al Falò di San Giovanni, santo patrono della Superba, organizzato dal Circolo già dal 1992.

Detto fatto, grazie al contributo volontario delle numerose associazioni partecipanti, sia queste a carattere storico, folclorico, teatrale, nonché alle numerose guide turistiche e accompagnatori, nel 1997 il Ghost Tour Genovese, uno dei più belli d’Europa, vide le luci della ribalta.

Il successo risulta indiscusso, oltre 125.000 presenze in tutte le sue 22 edizioni.

Il pubblico viene munito di una cartina del Centro Storico Genovese, uno dei più grandi d’Europa, col quale orientarsi nel dedalo dei carruggi e assistere, lungo il percorso, a brevi performances, che richiamano le leggende citate. Inoltre, è possibile partecipare a quest’insolito itinerario accompagnati grazie da guide turistiche, che illustrano ai partecipanti, oltre che leggende, anche la storia della città compresa nei percorsi.

Chissà mai che ci si possa imbattere lungo il cammino di ronda delle mura medievali del Barbarossa presso Porta Soprana, in una straordinaria compagnia di armigeri, che imperterrita nei secoli, veglia, a scongiurare il pericolo degli assedi... Chissà poi che i più fortunati tra i partecipanti non si trovino a percepire, poco più oltre nelle vicinanze di Piazza Sarzano, l'eco delle "Streghe", ovvero la magica melodia del famoso violinista Nicolò Paganini, magari dopo aver incontrato nei dintorni il fantasma della vecchina che da decenni si ostina a cercare quel Vico dei Librai ormai perduto...

"Genova di torri bianche/ di luci, di palanche... Genova d'aglio e di rose/ di Pre/ di Fontane Marose..."

(Giorgio Caproni- Litania Garzanti Editore)

All'ombra della Torre della sua storica famiglia si affaccia vigile ovviamente in armi il ricordo di Guglielmo Embriaco il "Testadimaglio" conquistatore di Gerusalemme e Cesarea. Mentre intorno alla chiesa romanica di San Donato si racconta che si aggiri lo spettro di Stefano Raggi. Chissà che qualcuno non incontri codesto personaggio tormentato o, magari con Branca Doria che si aggira tra luci e ombre nel quartiere medievale di San Matteo, o con un Alessandro Stradella a passeggio nella Piazza a lui fatale di Banchi....

"La Città del mistero ci disperde tra i vicoli più stretti intorno a Banchi..."

(Bruno Rombi - Otto tempi per un presagio Campanotto Editore)

Niente di meglio poi, dopo certe vicende cosi sanguigne, che abbeverarsi alla mitica "fonte dell'acqua viva" e, sia pure dopo essersi eccezionalmente fatti dare un passaggio dal "carro delle anime erranti", poter sfuggire alle spire del favoloso Basilisco di San Siro e, superato l'arco infido dei condannati, incantarsi davanti alle "fate del bosco di Luccoli" ... Ma certamente non prima di essere stati catturati da quell'impalpabile eppur avvertibile fascino ammaliatore che emana da certi Palazzi della Via Aurea; oppure da quell'ambiente cosi "speciale" saturo di vicende e presenze meravigliose che è la Commenda di Pre non lontana dal Palazzo/reggia di Andrea Doria che s'affaccia su quello stesso mare dove trovò drammatico epilogo la vita di Gian Luigi Fieschi durante la "Congiura dei Fieschi" resa immortale da Schiller nell'immaginario universale.

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