Elizabeth Erzsebet Bathory, la Contessa Vampiro – Ungheria/Romania

Se qualcuno credeva che solo Vlad III° Principe di Valacchia si divertisse a cospargersi del sangue delle sue vittime, si sbagliava. Anche la Contessa Elizabeth Bathory, la cui famiglia dominò nell’Europa centro-orientale, tra cui Romania, Ungheria e Polonia, aveva la stessa diabolica abitudine. Elizabeth era una donna fuori dai canoni per la sua epoca, alta e bella, il cui fascino non passava inosservato. All’età di 15 anni va in sposa a Ferenc Nádasdy, il cavaliere nero d’Ungheria, signore del castello di Csejthe in Transilvania. Durante le lunghe assenze del marito, per passare il tempo, complici alcuni suoi domestici e governanti, la contessa organizzava nel castello orge e giochi macabri, in compagnia di alchimisti e fattucchiere. Ella si divertiva a torturare i poveri villici, soprattutto donne, scorticandoli ed era convinta che il sangue delle vergini fosse per la sua pelle un tonico dalle magiche virtù. Furono seicento le sue vittime e quando la verità sulle sue nefandezze venne a galla, fu processata e condannata. Poiché di nobile stirpe non le fu impartita la condanna capitale come ai suoi complici, ma fu murata viva nella sua stanza, all’interno del suo castello, dove morì quattro anni più tardi. Elizabeth Bathory fu considerata da tutti una vampira e c’è chi dice che si aggiri ancora da quelle parti.




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