Il Fantasma di donna Olimpia Maidalchini Panphili, la Pimpaccia Romana

Il vecchio popolo di Roma, l’ha sempre chiamata Pimpaccia, lei, donna Olimpia Maidalchini Panphili, proprio a loro non piaceva: un po’ per la sua superbia, un po’ parchè nata a Viterbo. La vita di Olimpia è sempre stata strettamente legata a Piazza Navona, luogo in cui sorge oggi quello che fu il suo palazzo, che si affaccia sulla fontana dei Quattro Fiumi realizzata da Gianlorenzo Bernini.

Si riteneva all'epoca che la nobildonna avesse una relazione segreta con il cognato, Papa Innocenzo X, e che alla morte di quest'ultimo lei s'impadronì di due forzieri d'oro, che il pontefice custodiva sotto il suo capezzale.

Ancor oggi si racconta che la Pimpaccia li tiene, gelosamente, con sé. Ella compare nelle notti capitoline più oscure a bordo, di una logora, carrozza trainata da quattro destrieri neri con gli occhi fiammeggianti. Tale cocchio partirebbe dalla villa suburbana di San Pancrazio e, sfrecciando come il vento, si dirigerebbe verso Ponte Milvio. Al suo passaggio l'attrito delle ruote sui Sampietrini provoca delle scie infuocate. Dentro la carrozza lei, se la ride del popolo romano, che nonostante le critiche, sempre mosse verso di lei, non ha saputo eguagliare la sua grandezza.

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